18.I.2024 [HIGHLIGHTS] della rassegna stampa

Scritto il 18/01/2024
da Ordine Avvocati Nola - Ufficio Stampa

Newsletter n. 23 del 18.I.2024 

Si trasmettono di seguito gli highlight della Rassegna stampa on line del quotidiano “Il Sole 24 Ore” e di "Italia Oggi" inviati via mail - per iniziativa del Consiglio dell’Ordine - tramite il sistema di newsletter, agli Avvocati e ai Praticanti del Foro di Nola.  

Consulta - Adozione e affidamento - Adozione di persone maggiori di età - Condizioni - Differenza di età di almeno diciotto anni tra adottante e adottato - Preclusione per il giudice di dichiarare l'adozione del maggiorenne, derogando al limite del divario di età tra adottante e adottato stabilito in diciotto anni, nei casi di esigua differenza di età (nel caso di specie: diciassette anni e tre mesi). - Norme impugnate: Art. 291, primo comma, del codice civile. - Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale - pronuncia_5_2024 

Cassazione - Impresa - Famiglia - Impresa familiare - Art. 230 bis, comma 3, c.c. - Convivenza di fatto di accertata stabilità – Applicabilità - Questione di legittimità costituzionale. - L’esito in sintesi: le Sezioni Unite Civili, pronunciando su questione di massima di particolare importanza (rimessa dalla Sezione Lavoro con l’ordinanza interlocutoria n. 2121 del 24 gennaio 2023), hanno dichiarato rilevante e non manifestamente infondata – in riferimento agli artt. 2, 3, 4, 35 e 36 Cost., all’art. 9 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ed all’art. 117, comma 1, Cost., in riferimento agli artt. 8 e 12 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo – la questione di legittimità costituzionale dell’art. 230 bis c.c., norma che, al primo comma, dispone che «il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, in proporzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato» e, al terzo comma, indica che «ai fini della disposizione di cui al primo comma si intende come familiare il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo; per impresa familiare quella cui collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo», ma non include nel novero dei familiari il convivente more uxorio. Muovendo dalla preliminare considerazione riguardante l’inapplicabilità ratione temporis dell’art. 230 ter c.c. (introdotto dall’art. 1, comma 46, l. n. 76 del 2016), peraltro insuscettibile di applicazione o di interpretazione retroattiva, il dubbio di legittimità costituzionale concerne la potenziale irragionevolezza del trattamento differenziato del lavoro prestato nell’impresa dal convivente rispetto a quello del familiare, che non può essere superato dalla S.C. mediante un’interpretazione estensiva – e conforme alla Costituzione, alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e ai principî enunciati dalla Corte EDU – dell’art. 230 bis c.c. in ragione dell’insuperabile testo della disposizione e dei rischi di distonia del sistema ingenerati da una siffatta lettura. - Ordinanza interlocutoria n. 1900, del 18.01.2024 

Ordinanza Cassazione 1604-2024. Reintegrato e risarcito anche se la prestazione non raggiunge i risultati attesi dal datore

Sentenza Cassazione n. 223-2024. Perdite su crediti

Sentenza Cassazione n. 898-2024. Società di partecipazione e requisiti pex

Tribunale di Chieti. Lavorazioni complementari legate alla principale con la stessa tariffa Inail

Tar del Lazio annulla i test della facoltà di Medicina - ItaliaOggi.it

Adozione maggiorenni, la Consulta_ possibile deroga al divario minimo di età - ItaliaOggi.it

Sentenze fiscali off limits

Anac. Il principio concorrenziale prevale su quello ambientale

Statuto del contribuente. Impugnabile il diniego all’autotutela obbligatoria

Statuto del contribuente. Contraddittorio preventivo in attesa del decreto con la lista degli atti esclusi

Giustizia. I processi penali scendono sotto i mille giorni di durata - I NUMERI DELLA RELAZIONE

Ma per il Csm la riforma della prescrizione tornerà ad allungare i tempi dei giudizi

E al Senato primo sì alla inappellabilità del pubblico ministero - I PUNTI CHIAVE

Abuso d’ufficio, nessun ostacolo all’abrogazione

Parere del CSM sulla riforma della prescrizione

Notifiche Pec, l'avviso di rettifica del dm Giustizia 217-2023

Linee guida Agcom per gli influencer

Macrolesioni, la tabella unica supera quelle di Milano e Roma

Sui danni parentali criteri locali ancora validi

Cdm. Incidenti, tabella unica per risarcimento danni

Incidenti stradali, la bozza di dpr sul calcolo dell'invalidità

Greenwashing e pubblicità ingannevole, la direttiva approvata dal Parlamento Ue

Commento. L’imparzialità del giudice e i valori che lo ispirano

Commento. Mattioli e Malagodi, la legge a tutela dell’etica e quella nomina mancata

I Podcast di Diritto e Giustizia

Buona lettura. 

(Ufficio stampa Ordine Avv. di Nola)