04.VI.2024 [HIGHLIGHTS] della rassegna stampa

Scritto il 04/06/2024
da Ordine Avvocati Nola - Ufficio Stampa

Newsletter n. 270 del 04.VI.2024

Si trasmettono di seguito gli highlight della Rassegna stampa on line del quotidiano “Il Sole 24 Ore” e di "Italia Oggi" inviati via mail - per iniziativa del Consiglio dell’Ordine - tramite il sistema di newsletter, agli Avvocati e ai Praticanti del Foro di Nola. 

Consulta - Amministrazione pubblica - Enti privati in controllo pubblico - Inconferibilità di incarichi a componenti di organo politico di livello regionale e locale - Previsioni che dispongono l'inconferibilità degli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico da parte di una provincia, di un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione a coloro che nell'anno precedente siano stati presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di province, comuni o loro forme associative della stessa regione - Assimilazione, ai fini della disciplina dell'inconferibilità, degli incarichi di presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico alla precedente partecipazione a organi di indirizzo politico ai sensi dell'art. 1, c. 50, lett. c), della legge n. 190 del 2012 - Irragionevolezza dell'estensione agli incarichi di presidente o amministratore delegato, di carattere gestionale o di "indirizzo politico aziendale", dell'inconferibilità prevista per coloro che abbiano fatto parte di organi di indirizzo politico o che abbiano ricoperto cariche pubbliche elettive - Eccesso di delega - Irragionevole compressione, sproporzionata rispetto alla finalità perseguita dalla normativa, del diritto al lavoro degli interessati e della loro possibilità di accedere agli uffici pubblici - Violazione del principio del buon andamento con particolare riguardo agli enti di piccole dimensioni - Denunciato effetto di disincentivare l'accettazione, da parte di manager interessati e meritevoli, di incarichi in enti di piccole dimensioni in quanto tali incarichi risulterebbero preclusivi, nell'anno successivo, del conferimento di incarichi in enti di maggiori dimensioni o maggiormente prestigiosi. Limitazione dell'ipotesi di inconferibilità ai soli casi in cui l'ente controllante della società di provenienza abbia popolazione superiore a 15.000 abitanti - Omessa previsione - Irragionevole disparità di trattamento per l'introduzione di una condizione di inconferibilità riferita a un incarico di provenienza in un ente controllato da enti locali con meno di 15.000 abitanti non prevista per chi è stato componente degli organi politici dei medesimi enti - Illegittima compressione dei diritti fondamentali degli interessati e, in particolare, del diritto al lavoro e del diritto ad accedere alle cariche pubbliche - Lesione del principio del buon andamento in particolar modo degli enti di piccole dimensioni - Irragionevole asimmetria del divieto del passaggio diretto degli incaricati da una società controllata da enti di piccole dimensioni a società controllate da enti più grandi e della speculare possibilità di passaggio da una società in controllo di enti di maggiori dimensioni a una società controllata da piccoli comuni con compressione, anche sotto tale profilo, del diritto al lavoro e all'accesso alle cariche pubbliche degli interessati, nonché lesione del buon andamento - Norme impugnate: Artt. 1, c. 2°, lett. f), e 7, c. 2°, lett. d), del decreto legislativo 08/04/2013, n. 39 - Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale - pronuncia_98_2024 

Consulta - Impiego pubblico - Maternità e infanzia - Assegnazione temporanea dei lavoratori dipendenti alle amministrazioni pubbliche - Previsione che, per i genitori con figli minori fino a tre anni di età, subordina la possibilità di ottenere il trasferimento funzionale alla tutela delle esigenze familiari al fatto che il coniuge del richiedente abbia la propria attività lavorativa (e non l’attività lavorativa o la residenza del nucleo familiare, ove le nozioni non coincidano) nella stessa Provincia o Regione dove è ubicata la sede di servizio presso la quale si domanda il trasferimento - Denunciata disposizione che lede la stabilità del nucleo familiare e segnatamente dei figli infratreenni, determinando ingiustificati e sproporzionati cambi di residenza nel primo periodo di vita - Lesione della tutela della famiglia e dei figli - Norme impugnate: Art. 42 bis, c. 1°, del decreto legislativo 26/03/2001, n. 151 - Dispositivo: illegittimità costituzionale parziale - pronuncia_99_2024

Consulta - Tributi - Imposta regionale sulla benzina per autotrazione - Norme della Regione Molise - Istituzione dell'imposta - Previsione che in caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento dell'imposta entro il termine previsto, si applica la sanzione amministrativa del 50 per cento calcolata sull'importo non versato o tardivamente versato e gli interessi moratori, nella misura fissata per l’interesse legale - Denunciata irragionevole equiparazione, ai fini del trattamento sanzionatorio, di situazioni tra loro diseguali, sia sotto il profilo del danno erariale che in relazione alla parità di trattamento dei contribuenti - Mancata proporzione degli interessi moratori alla durata del ritardo - Norme impugnate: Art. 4 della legge della Regione Molise 31/12/2004, n. 38, come modificato dall'art. 5, c. 1°, della legge della Regione Molise 30/01/2018, n. 2 - Dispositivo: inammissibilità - pronuncia_100_2024 

Consulta. Difesa garantita nel decreto sulle verifiche preliminari

Nuovo processo ordinario di cognizione_ la Consulta salva la Riforma Cartabia

Cassazione, penale - Consegna di un cittadino di uno Stato membro – Cittadinanza prevista quale causa ostativa alla consegna dalla sola legislazione dello Stato membro di cui è cittadino l’estradando – Obbligo per lo Stato membro richiesto della consegna di informare lo Stato di cui è cittadino l’estradando in applicazione del meccanismo di notifica previsto dalla sentenza della CGUE "Petruhhin" – Sussistenza – Ragioni - L’esito in sintesi: la Sesta Sezione penale, in tema di estradizione per l’estero, ha affermato che, ove questa riguardi un cittadino di uno Stato membro dell’Unione Europea, lo Stato membro richiesto, in applicazione del meccanismo di notifica previsto dalla sentenza della CGUE "Petruhhin" del 6 settembre 2016, è tenuto ad informare lo Stato rispetto al quale sussiste la cittadinanza dell’estradando anche nel caso in cui solo il diritto nazionale dello stesso preveda la cittadinanza quale causa ostativa alla consegna, onde consentirgli di chiederla, eventualmente, a sua volta con mandato di arresto europeo, al fine di esercitare l’azione penale per il medesimo fatto - 21955_05_2024_pen_oscuramento_noindex

Cassazione, s.u. civili - Giurisdizione sullo straniero - Azione del professionista nei confronti di consumatore straniero - Inderogabilità del foro del consumatore ex art. 18, comma 2, Reg. UE n. 1215/2012 - Condizioni - Necessità che l’attività del professionista sia diretta, con qualsiasi mezzo, verso lo Stato membro in cui è domiciliato il cliente (artt. 17 e 18 Reg. UE n. 1215/2012) - Onere di immediata e specifica allegazione e prova – Esclusione - L’esito in sintesi: in tema di giurisdizione sullo straniero, le Sezioni Unite civili – pronunciandosi su questione avente rilevanza nomofilattica in relazione alla direzione, con qualsiasi mezzo, dell’attività professionale (nella specie, legale) verso lo Stato membro di domicilio del consumatore e richiamata la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (segnatamente, la sentenza del 7/12/2010, in cause C-585/08 e C-144/09, riferita alle previgenti disposizioni del Reg. CE n. 44/2001, ma – in ragione dell’identità del contenuto normativo – applicabile anche con riguardo al Reg. UE n. 1215/2012) – hanno affermato il seguente principio: «Qualora un consumatore, convenuto in giudizio da un professionista, si sia costituito in giudizio ed abbia eccepito tempestivamente la carenza di giurisdizione del giudice adito invocando la sua qualità di consumatore ed il suo domicilio in altro Stato membro, non è necessario che egli deduca espressamente ed immediatamente nelle sue difese l’eccezione relativa al fatto “che le attività del professionista siano dirette, con qualsiasi mezzo, presso lo Stato del suo domicilio” di cui all’art. 17 comma 1 lett. c) Reg. UE 1215/2012, dovendo il giudice esaminare la propria competenza internazionale in base agli elementi di prova risultanti oggettivamente dal fascicolo, ivi incluse le prove costituende, che devono essere ammesse, onde assicurare una verifica circa la ricorrenza degli elementi che fondano la competenza in favore della giurisdizione del luogo di domicilio del consumatore» - 15364_06_2024_civ_noindex

Cassazione, penale - Cause di estinzione del reato – Sospensione condizionale della pena – Avvenuta concessione del beneficio da parte del giudice di cognizione in violazione dell’art. 164, comma quarto, cod. pen. per l’esistenza di cause ostative non documentalmente note – Revoca da parte del giudice dell’esecuzione ex art. 168, comma terzo, cod. pen. – Possibilità – Condizioni - L’esito in sintesi: la Prima Sezione penale ha affermato che il giudice dell’esecuzione non può disporre, nei casi previsti dall’art. 168, comma terzo, cod. pen., la revoca della sospensione condizionale della pena concessa dal giudice di cognizione in violazione del disposto di cui all’art. 164, comma quarto, cod. pen. per l’esistenza di cause ostative a lui non documentalmente note allorquando il beneficio si è ormai consolidato in ragione del decorso del termine e dell’avvenuta maturazione delle condizioni in presenza delle quali si determina, ex art. 167 cod. pen., l’estinzione del reato e non ha luogo l’esecuzione della pena - 21603_05_2024_pen_noindex

Cassazione. Crediti professionali prededucibili ma con soluzioni non univoche

Cassazione. No al riposo compensativo nei festivi infrasettimanali

Sentenza Cassazione, la prima cita chat pt

Ordinanza Cassazione n. 11140-2024. Segnalazione operazioni sospette in banca

Consiglio di Stato. Va provato il danno da ritardo della Pa

Cgt Lombardia. Nel transfer pricing disaggregazione dei costi solo con contabilità ad hoc

Giudici di merito e di legittimità, in ordine sparso sui varchi interpretativi lasciati aperti dal Codice

Mediazione, la Giustizia modifica le Faq sui requisiti per l’iscrizione al registro

Decreto_Commissione_Gratuito_Patrocinio

Spiare i dipendenti con lo smartphone costa caro all'esercente - GarantePrivacy-10019506-1.0

Transazione fiscale preclusa per chi ha commesso frodi

Nella riforma tributaria la residenza dei gruppi è da allineare ai regimi Cfc

Lite tra consulenti e commercialisti sulla riserva del lavoro

Difesa Ue, Michel, c’è la volontà di allineare mezzi e ambizioni

Buona lettura.

(Ufficio stampa Ordine Avv. di Nola)